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Gli auguri di Natale del Vescovo, Savino: “Che brillino gesti d’amore e di misericordia”

Gli auguri di Natale del Vescovo, Savino: “Che brillino gesti d’amore e di misericordia”

“Gesti d’Amore e di Misericordia” [SCARICA IL MESSAGGIO]

Per tutto il popolo di Dio della Diocesi di Cassano all’Jonio

Non sono auguri scontati i miei: sono il vescovo con voi e per voi! Dunque sono auguri che rivolgo anche a me stesso, consentitemelo: siete la mia famiglia. A ciascuno vorrei far giungere il saluto gioioso della liturgia della Notte Santa:

“Oggi è nato per voi, nella città di  Davide, un Salvatore, che è il Cristo Signore”( Lc. 2,11) 

L’annuncio degli angeli ai pastori in quella notte, che cambiò per sempre la storia umana, fu preceduto da una ”grande luce”. Quest’anno, la notte di Natale vede la presenza nel cielo della luna piena, fenomeno astrale che non succedeva dal 1977, dicono gli astronomi. Che bello! Sembra che il buio della notte sia vinto, nonostante qualche nuvola!

Vi auguro una notte in cui riusciamo a sollevare lo sguardo verso il cielo per lasciarci immergere in quella luce che soltanto il Signore, che viene e che verrà, riesce a dare.

Voi adulti: aiutate gli anziani a farlo, spesso sono impediti dalle loro gambe vacillanti. E fatelo fare anche ai bambini.

Voi, ragazzi, attratti come siete dal mondo della natura, imparate  a scrutare il cielo e la natura tutta, nella luce, che ne mette in risalto la bellezza, spesso da voi cercata nelle tenebre, dove ne trovate a stento il surrogato effimero e fallace.

E poi, dopo esserci abbeverati di luce, andiamo tutti dove sappiamo che qualcuno attende un sorriso, un saluto, un’attenzione particolare, un perdono, una riconciliazione. Invitiamolo a pranzare con noi, se possibile, aggiungiamo un posto a tavola per condividere il poco o il molto che abbiamo e che siamo e proviamo a farlo come se fosse Gesù l’ospite. Proviamo a vivere la gioia di accoglierlo nelle risposte che sapremo trovare alle necessità di chi ci sta accanto, a cominciare dai familiari, dai vicini di casa, dai conoscenti, per inglobare i più bisognosi di affetto, di compagnia, di cibo, di vestiti, di comprensione e aiuto. Cominciamo a toccare le ferite che attendono le nostre mani per essere sanate, i cuori che possono ritornare a sperare soltanto se li sappiamo riconoscere e ascoltare!

Sarà per noi l’esperienza, pur minima, che ci introdurrà al nostro personale Giubileo della Misericordia. Perché la Misericordia è come una corrente di energia che, per manifestarsi, necessita di buoni mezzi di conduzione.

Che le nostre case brillino di gesti di amore e misericordia come tante lampadine colorate accese per la festa!

E da questi gesti, moltiplicati da chi vuole non ostacolare l’energia  propagata ma farsene  buon mezzo, si avvii un torrente di progetti che dischiudano sentieri di occupazione per i tanti disoccupati in cerca di un lavoro che manca per cui  la nostra terra calabra continua ad impoverirsi.

I giovani ritornino per contribuire con iniziative di sviluppo e valorizzazione della terra che ora è davvero deturpata: soltanto così le tradizioni artigianali e contadine, tra cui quelle culinarie apprezzate in tutto il  mondo, potranno ritornare ad essere certezza di una vita dignitosa per tutti.

La politica torni ad essere la più alta forma di Carità, esercizio di pietà e misericordia che riesca a disegnare un bene per tutti, nella rinuncia a privilegi e a favori che rimpinzano il ventre di qualcuno ma non rendono felice nessuno, grondanti come sono di lacrime e sangue di quanti vengono derubati anche dell’essenziale!

Buon Natale!                                           

Vostro 

+Francesco Savino   

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@TCastrovillari

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