Una riflessione riguardante “l’agonia della politica e la resurrezione dell’agire politico”. È stata offerta, oggi, da mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio, in occasione della Pasqua, in un incontro, nella basilica cattedrale, con i sindaci dei 22 Comuni del territorio diocesano e le donne e gli uomini impegnati in politica. [LEGGI TUTTO]

Secondo il presule, “la politica è in agonia perché non riesce a rispondere ad alcune istanze di senso, sociali e di giustizia, direi epocali”: il “contrasto tra la globalizzazione e l’aumento delle disuguaglianze economiche”, l’“opposizione tra cosmopolitismo e localismo”, l’“emigrazione delle masse dei poveri”.

Dopo aver parlato “della ‘Tecnica’ che prepara il suo dominio incontrastato su ogni aspetto della vita sulla terra”, mons. Savino ha sottolineato che “la crisi della politica è anche crisi di senso, di spiritualità”, eppure “l’agire politico non può prescindere dalla categoria dell’amore che non è un dato tecnico, ma è l’energia, la ragione più profonda che muove intimamente i cuori delle donne e degli uomini, incoraggiandoli a vivere, a impegnarsi per vivere, al servizio degli altri e del bene dell’altro”.

Il vescovo ha, quindi, declinato il concetto di responsabilità sociale e politica con cinque verbi. Innanzitutto, “uscire da sé” perché “il senso di responsabilità implica innanzitutto la necessità di orientarsi verso gli altri, andando oltre ogni tentazione di chiusura individualistica, di sterile autoreferenzialità, di pacchiano narcisismo”. Il secondo verbo è “comprendere”, passando “dall’io al tu, al noi” e dedicando attenzione alla “propria formazione che deve portare alla competenza”. E ancora: “Prendere su di sé è il verbo dello stile di vita di Gesù che prende su di sé il ‘peccato’, il limite dell’altro”. Il quarto verbo è “dare” e l’ultimo “essere fedele”. La prima forma di fedeltà di ogni politico è, ha avvertito il presule, “l’onestà”.

“Formazione, competenza, onestà, con una buona dose di umiltà, costituiscono lo ‘zaino’ di fedeltà di chi ha una responsabilità sociale e umana. Questi cinque verbi, uscire da sé, comprendere, prendere su di sé, dare, essere fedeli costituiscono un itinerario possibile e reale per riscattare l’agire politico dall’agonia della politica”, ha concluso mons. Savino.

(agensir)