La Camera Minorile di Castrovillari, presieduta dall’avvocato Luisa Maria Fiorito, esprime cordoglio per la tragedia avvenuta nel Canale di Sicilia in cui un barcone di immigrati si è capovolto provocando la morte di centinaia di persone, e si stringe attorno ai bambini in modo particolare, pure a bordo del barcone “della speranza”, stigmatizzando come i loro diritti, nonostante trattati e convenzioni, rimangono violati.
“Un peschereccio carico di persone – si legge nella nota della Fiorito – circa 950, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 si è capovolto a circa 60 miglia a nord della Libia. Un’ “ecatombe mai vista” ha dichiarato Carlotta Sami portavoce dell’Unhcr: un mercantile dirottato nella zona ha recuperato solo 28 persone vive. Tra i tanti migranti rinchiusi dagli scafisti nei livelli inferiori della barca c’erano 200 donne e 50 bambini.
Sono migliaia i minori che viaggiano da soli, senza mamma, senza papà, senza fratelli o parenti, confusi tra i migranti adulti. Bambini, anche di soli 4, 5 o 6 anni che affrontano il lunghissimo viaggio verso l’Italia completamente abbandonati a se stessi, che vengono imbarcati e non nutriti come i migranti adulti. Piccoli indifesi che oltre ad essere maltrattati diventano oggetto di ricatti, violenze e sfruttamento lavorativo da parte di criminali.
Le famiglie affidano i piccoli ai trafficanti circa 15 giorni prima del viaggio: durante la fase organizzativa i bambini vengano rinchiusi in vecchie baracche, mangiano a giorni alterni, subiscono violenze di ogni genere.
Le famiglie al contempo vengono ricattate: il prezzo del viaggio raddoppia o addirittura triplica.
La Camera Minorile di Castrovillari – conclude la nota -, oltre ad esprimere il suo cordoglio per i morti di questa ennesima tragedia, lontana dalle ipocrisie, dalle polemiche del giorno dopo e dagli sterili rimbalzi di responsabilità di una politica capace di “twittare” ma non all’altezza di dare soluzioni, si stringe oggi intorno a questi bimbi, alle loro sofferenze, ai loro diritti che in un mondo seppur prodigo di trattati e convenzioni rimangono violati”.
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