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Il Parco del Pollino rilancia il turismo scolastico e sociale: approvati i bandi

Il Parco del Pollino rilancia il turismo scolastico e sociale: approvati i bandi

L’Ente Parco Nazionale del Pollino continua a incentivare il Turismo scolastico e sociale finanziando i relativi programmi, pubblicati sul sito web www.parcopollino.gov.it. E lo fa dalla BIT di Milano, dove il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, ha partecipato personalmente all’importante meeting degli operatori turistici di tutto il mondo. Dalla Borsa Internazionale del Turismo, in vista dell’Expo che aprirà i battenti a maggio e che vedrà protagonisti anche i Parchi del Sud, direttamente nei loro territori, Pappaterra si è rivolto ai presidenti delle Regioni Basilica e Calabria incoraggiando a destagionalizzare il turismo, approfittando della riuscita esperienza dei programmi che il Parco del Pollino, da diversi anni, sta proponendo nell’ambito scolastico e sociale.

La decisione di proseguire tali programmi, è maturata nella convinzione che ora più che mai il settore turistico del Parco va sostenuto. L’esigenza è stata condivisa anche con gli stessi operatori riuniti nell’Associazione Operatori Turistici che, nei giorni scorsi, hanno incontrato a Rotonda, presso la sede del Parco, il presidente Pappaterra, proprio per chiedere di continuare la positiva esperienza degli anni precedenti. Richiesta resa ancora più pressante dalla “situazione generale economica già difficile per le strutture presenti nel territorio”, che risentirebbero fortemente di un eventuale “mancato finanziamento dei bandi, determinando una forte diminuzione delle presenze e visite da parte di gruppi e scuole.” Anche per ciò il presidente Pappaterra ha scritto al presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio, già presidente della Provincia di Cosenza, che sostenne i programmi, e al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella chiedendo loro di “farsi carico della quota di cofinanziamento” prevista.

Pappaterra ha ricordato, nelle missive rivolte ai due governatori, i benefici derivati dai programmi che hanno sostenuto i costi di viaggio e dei servizi di guida ufficiale per la realizzazione di gite didattiche e soggiorni nel territorio del Parco. Azioni che hanno avuto “un effetto positivo sia in termini economici che di promozione turistica del Pollino. I flussi turistici che sono scaturiti – ha illustrato Pappaterra – hanno coinvolto tutti gli attori della filiera del turismo, organizzando e migliorando l’accoglienze e l’offerta turistica di questo prezioso territorio.” Pappaterra ha spiegato anche come i sostegni concessi abbiano influenzato fortemente la scelta del Pollino da parte degli Istituti scolastici e dei gruppi costretti, anch’essi, dalla crisi economica a fare scelte di contenimento dei costi. I contributi per il turismo scolastico e quello sociale hanno aiutato il settore turistico a risollevarsi anche dai problemi derivati dal lungo periodo di eventi sismici vissuto dalle popolazioni del Pollino, “notevolmente mitigati dal numero di arrivi e presenze di visitatori generati dal programma posto in essere.”

Si tratta, indubbiamente, quindi, di “una buona pratica” che “oltre a far conoscere e apprezzare le bellezze del territorio – ha concluso Pappaterra – ha garantito un flusso economico a tutti gli operatori del settore turistico-ricettivo ed ha consentito a molte attività di sopravvivere in una fase di flessione generale del mercato.” Da qui la richiesta di contribuire finanziariamente ai programmi, “al fine di non disperdere un’esperienza straordinariamente forte grazie ad una proficua collaborazione istituzionale.”

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@robfittipaldi

giornalista, videomaker, blogger, direttore slowtime, telecastrovillari.tv

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