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“Utopie dell’abitare”, a Alessandria del Carretto Radicazioni, il festival delle culture tradizionali

“Utopie dell’abitare”, a Alessandria del Carretto Radicazioni, il festival delle culture tradizionali

La tredicesima edizione del Festival delle Culture tradizionali, Radicazioni, in programma ad Alessandria del Carretto dal 20 al 22 agosto 2017, continua sul tema dell’abitare: “Utopie dell’abitare”. Tre giorni di incontri e scontri culturali, dibattiti, teatro, mostre, laboratori, parate, musica e arte in strada. [GUARDA IL VIDEO DI RADICAZIONI 2014]

manifesto_radicazioni2017«Nelle nostre discussioni – illustrano gli organizzatori – seguiamo da anni il filo rosso dell’abitare. Proviamo, quindi, a interrogare i nostri luoghi, convinti della necessità di un pensiero dell’abitare che sia insieme critico e utopico. Alessandria del Carretto è un paese che frana, che scivola verso il mare, quasi a voler seguire la comunità che negli anni emigra verso la costa. Come se il paese non volesse staccarsi dagli uomini che un tempo lo abitavano. La strada si sfalda e in più punti viene giù; ironia amara di una sorte che trattiene su i pochi rimasti. La gente che decide di restare non lo fa per pigrizia o per noia. Resiste, a costo di sacrifici immani, soprattutto fisici, alla spersonalizzazione imposta dal modello-città.»

Continuano, così, i promotori di Radiazioni_ «Teti nel suo saggio “Pietre di Pane” dice che l’avventura del restare – la fatica, l’asprezza, la bellezza, l’etica della “restanza” – non è meno decisiva e fondante dell’avventura del viaggiare. Restare è la forma estrema del viaggiare. Restare è un’arte, un’invenzione, un esercizio che mette in crisi le retoriche delle identità locali. Restare è una diversa pratica dei luoghi e una diversa esperienza del tempo, una riconsiderazione dei ritmi. L’essere rimasto – né atto di debolezza né atto di coraggio – è un dato di fatto, una condizione.

Alessandria del Carretto è un paese di confine geografico, un paese al limite. Noi abbiamo sempre considerato questo limite come linea di partenza, come linea da valicare.»

«Radicazioni – concludono gli organizzatori – vi invita a vivere il nostro luogo nelle tre giornate edulcorate da colori, dalla musica, da spettacoli, dai pochi abitanti che si confrontano con i molti visitatori, dal disagio nel raggiungerci. Vi invitiamo a dialogare con noi nei vari incontri, vi invitiamo a diventare megafono/traduttore di un paese che parla una “lingua” fatta di gesti e modi talvolta incomprensibili.»

[SCARICA IL PROGRAMMA]

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